Tra i pellegrini di Fontanelle che sogna di essere la Lourdes italiana
Ho passato cinque anni della mia vita a
Montichiari e ho avuto modo di visitare più volte il santuario delle
Fontanelle, frequentato soprattutto da stranieri, ma guardato con sospetto
dalla chiesa locale che non ha mai riconosciuto le apparizioni. Un devoto di
questo luogo di culto è il giornalista e scrittore cattolico Vittorio Messori che ha
recentemente scritto sul Corriere della Sera, con cui collabora da anni, un lungo articolo che
riportiamo:
Viaggio
nella Bassa bresciana, nelle vicinanze di Montichiari, un luogo isolato in
mezzo ai campi, sconosciuto alla maggioranza dei lombardi eppure noto in Asia,
Africa e America Latina. Il luogo di culto in un capannone. I pellegrinaggi per
raggiungerlo.
C’è, nella Bassa bresciana, un luogo isolato in mezzo ai
campi, sconosciuto anche alla maggioranza dei lombardi eppure noto e venerato
in Asia, in Africa, in America Latina. Per venirvi a pregare, si organizzano
pellegrinaggi da quei luoghi remoti, dove si costruiscono persino santuari alla
Madonna che lì sarebbe apparsa e si fondano congregazioni religiose in suo
onore. Sembra che ora — dopo decine di anni durante i quali quel luogo
internazionale di culto cattolico ufficialmente non esisteva per la Chiesa — le
cose si stiano sbloccando e le autorità ecclesiastiche si stiano aprendo alla
fiducia. È una storia singolare che merita di essere raccontata. Venendo dal Garda e andando
verso sud-ovest, dopo un quindici chilometri si attraversa Montichiari, uno dei
Comuni italiani con il reddito più alto. Proseguendo lungo la provinciale verso
Asola, dopo quattro chilometri un piccolo cartello turistico (quelli marroni
con la scritta bianca) indica, rivolto a una strada secondaria in mezzo ai
campi: «Località Fontanelle». Qualche centinaio di metri e si intravede una
sorta di capannone in ferro e vetro, seminascosto in un affossamento del
terreno. Accanto, due piccole costruzioni, un giardino con molte panche e poco
d’altro. Colpiscono subito, però, i grandi parcheggi: sembrano del tutto
sproporzionati rispetto all’isolamento del luogo ma, in realtà, sono sempre
pieni, se non strapieni, di pullman e di auto. Molte le targhe straniere. Sino
a un paio di mesi fa, il parcheggio non era mai vuoto neppure di notte, ma ora si
è stati costretti a chiudere il capannone dalla tarda serata all’alba. E non a
causa dei ladri (nulla di prezioso c’è da rubare qui) bensì dei vandali.
Entrando nella struttura, all’ingresso si trovano rubinetti per bere e
detergersi il volto coll’acqua che sarebbe stata benedetta dalla Madonna.
All’interno, una piccola chiesa, con una minuscola piscina con acqua alta 20
centimetri, dove uomini e donne percorrono un cerchio parecchie volte,
pregando. Contro la parete, una grande quantità di ex voto che parlano di una
grazia ricevuta.
Qui sorgerà una grande basilica
Tutto
qui, per ora. Ma se ciò che è avvenuto in questo luogo ha davvero una origine
soprannaturale, qui sorgerà una grande basilica con cinque cupole e queste
sconosciute Fontanelle diverranno, per fama e frequentazione, la Lourdes
italiana. Parola della Madonna stessa. Già ora è impressionante la diffusione
che — discretamente e silenziosamente — ha avuto e ha nel mondo intero il culto
di «Maria rosa mistica e madre della Chiesa» che proprio qui ha avuto inizio e
ha il suo centro. Tutto comincia nel 1946, con una prima serie di apparizioni,
nel duomo di Montichiari, a Pierina Gilli (1911–1991), figlia di contadini del
luogo, di poca istruzione a causa della miseria e divenuta inserviente dell’ospedale.
La Madonna pronuncia tre parole programmatiche che, negli anni, saranno seguite
da tante altre: «Preghiera. Sacrificio. Penitenza». È accompagnata da santa
Maria Crocifissa di Rosa, vissuta nella prima metà dell’Ottocento, fondatrice
delle suore Ancelle della carità, che sarà presente sia prima che durante
alcune delle molte apparizioni che seguiranno. Dal 1966, per desiderio
esplicito della Madonna, le apparizioni non avverranno più in una chiesa ma in
piena campagna, sempre nel comune di Montichiari, nella località attuale, detta
«Fontanelle» da alcune sorgenti che vi sgorgano. Gli incontri tra Pierina e
Maria dureranno sino agli anni Ottanta, richiamando sempre più persone, prima
del luogo, poi di altre zone italiane, poi di Paesi europei e infine di ogni
continente.
Un'espansione del culto che ha dell'inspiegabile
Un’espansione
del culto che ha dell’inspiegabile: spontanea, senza alcuna propaganda, eppure
inarrestabile e in continua ascesa. Come sempre, e come suo dovere, la diocesi
del luogo, in questo caso Brescia, nel 1946 si astenne da un giudizio sui fatti
e costituì una Commissione di inchiesta. Questa compì, per due anni, un lavoro
discontinuo e, pare, poco oggettivo a causa di membri che, senza approfondire,
pensarono a una visionaria. Alla fine, comunque, non si decise per un
definitivo «Consta la non soprannaturalità dei fatti» bensì un sospensivo «Non
consta (allo stato attuale) la soprannaturalità». Tuttavia, l’indagine fu
svolta sulla prima fase delle apparizioni, quelle a Montichiari, ma non si
indagò mai sulla seconda fase, a Fontanelle. Sta di fatto che un gruppo di
laici, convinti che Pierina dicesse la verità e che fosse grave ignorare
messaggi dal Cielo, in questi decenni si è adoperato per il caso, con tenacia
ma anche con grande rispetto e indiscussa ortodossia. Di fronte all’afflusso
crescente da tutto il mondo, il vescovo Giulio Sanguineti, presule di Brescia
dal 1998 al 2007, non formò nuove commissioni ma autorizzò alle Fontanelle il
culto a Maria rosa mistica, purché non si facesse riferimento alle apparizioni.
L’attuale vescovo, monsignor Luciano Monari, non ha solo confermato il suo
predecessore ma ha istituito una Fondazione dove convivono sacerdoti della
Curia bresciana e devoti laici.
I diari inediti di Pierina Gilli
Le
cose, sembra proprio, andranno oltre, anche perché le edizioni Ares hanno
pubblicato, in un volume di 700 pagine, i diari inediti di Pierina Gilli,
curati da Riccardo Caniato, giornalista e scrittore nonché studioso attento del
caso. Quei diari confermano la salute mentale e la vita da vera cattolica
condotta dalla veggente e sono stati esaminati con interesse dallo stesso
cardinal Gerhard Müller, prefetto della Dottrina della fede. Si va verso il
riconoscimento ufficiale della Chiesa? Una folla crescente e cosmopolita lo
desidera. Intanto, alle Fontanelle, la devozione continua con fervore
sorprendente, sperando di poter passare, un giorno, da un capannone al grande
santuario voluto dalla Vergine stessa.
30
novembre 2016