Dibattito sulla crisi della fede (Bianchi-Vino Nuovo)

 


Fr. Enzo Bianchi continua a scrivere, fra l'altro su La Repubblica. Qui il 23 maggio ha parlato della crisi della fede cattolica evidenziata dalla post-pandemia (ovvero dalle Chiese rimaste semi-vuote). Riprende le sue riflessioni e le approfondisce Gabriele Cossovich e Sergio Di Benedetto sul blog collettivo Il vino nuovo:

Risposta a Enzo Bianchi, sulla crisi della fede

Di fronte a temi come la risurrezione e la vita oltre la morte la questione oggi non è credere o non credere, ma una domanda ancor più radicale: fosse anche vero, cosa me ne faccio?

di GABRIELE COSSOVICH
30 maggio 2022
http://www.vinonuovo.it

L’articolo di Enzo Bianchi apparso lo scorso 23 maggio su Repubblica ha il pregio di mettere in luce in poche righe gli elementi realmente in gioco nella crisi che il cristianesimo e la Chiesa in Italia stanno vivendo.

Di fronte allo smarrimento prodotto dalle chiese vuote, che caratterizzano la (non) ripresa della vita comunitaria ecclesiale dopo lo stop impostato dalla pandemia, fratel Enzo ha il coraggio di riconoscere che le argomentazioni con le quali veniva normalmente spiegato il calo della partecipazione dei fedeli alla vita della Chiesa, da sole non reggono più: “secolarizzazione, mutamento di vita nella società del benessere, consumismo, relativismo morale” non sono sufficienti a spiegare un’accelerazione così dirompente nell’abbandono della pratica religiosa, soprattutto nella fascia giovanile e adulta. C’è in atto qualcosa di più serio e profondo, che lui identifica in una crisi di fede dentro la Chiesa, in particolare riguardo la risurrezione e la vita oltre la morte: “Se non si crede che Gesù Cristo è vivente, è risorto da morte e ha vinto la morte, che ragione c’è a professarsi cristiani? Se non si crede che la morte è solo un esodo, che ci saranno un giudizio sull’operato umano e una vita oltre la morte, perché si dovrebbe diventare cristiani e perseverare in questa appartenenza?” scrive.

Personalmente condivido l’intuizione di Enzo Bianchi, ma credo vada approfondita. La mancanza di fede che denuncia, credo nasconda una questione più radicale, che riguarda la capacità del cristianesimo di presentarsi come opzione credibile e significativa per l’umanità di oggi, dentro e fuori la Chiesa. Il tema vero non è la mancanza di fede nella risurrezione e nella vita oltre la morte ma che dimensioni proprie della fede, quali risurrezione e vita oltre la morte, non siano più percepite da parte delle donne e degli uomini di oggi come rilevanti nel contribuire a dare significato alla vita. Di fronte ad esse la questione oggi non è credere o non credere, ma una domanda ancor più radicale: fosse anche vero, cosa me ne faccio?

Il tema serio che, a mio avviso, la Chiesa non si è ancora davvero posta è la constatazione di come il cambiamento d’epoca che stiamo vivendo porti con sé un mutamento dei luoghi esistenziali in cui uomini e donne cercano e trovano il senso per la propria vita. La domanda di senso non è sopita – come teme Enzo Bianchi – ma si esprime e si indirizza altrove rispetto a prima, facendo sì che le risposte di un tempo risultino non più pertinenti. Da questo punto di vista la proposta di fede cristiana, ad esempio per quel che concerne il tema della risurrezione e della vita oltre la morte, viene percepita, nelle fasce giovanili e adulte, come risposta a una domanda che non c’è, come offerta di uno strumento utile a qualcosa che nel contesto della vita occupa oggi una posizione irrilevante. Sta qui la radice dell’evidente sterilità di tanti sforzi pur generosamente profusi – riconosciuta lucidamente da Enzo Bianchi – e della riduzione del cristianesimo a etica e spiritualità senza passare per la fede, percepita come superflua.

Il punto critico però non sta nella proposta cristiana in quanto tale: la fede ci consegna la certezza di un Dio che non smette mai di rivolgere alle donne e agli uomini di ogni tempo la sua Parola che feconda e vivifica. Se ciò che come Chiesa proponiamo risulta sterile e incomprensibile, significa che siamo noi cristiani a non riuscire a cogliere quale Parola Dio stia rivolgendo all’umanità di oggi. Da questo punto di vista serve un cambiamento di prospettiva. Siamo abituati a pensare che essere cristiani significhi credere e condividere qualcosa di fisso e sempre uguale nel tempo. Se questo è vero per i contenuti fondamentali della fede, non lo è per ciò che riguarda l’apporto specifico – la particolare Parola – che la fede offre agli uomini e alle donne in epoche diverse. Lo stesso messaggio in contesti diversi svela ed assume specificità e significati diversi. La domanda è: quali specificità e significati nuovi svela ed assume il Vangelo di Gesù nel contesto dell’umanità di oggi? Per l’umanità di oggi?

Per rispondere è necessario intraprendere una riflessione che vada a cogliere in profondità le direzioni verso le quali si orienta la domanda di senso delle donne e degli uomini oggi; riflessione che, evidentemente, non può essere condotta in modo teorico, ma attraverso l’immersione nel mondo e nei vissuti delle persone (come non smette di chiedere Papa Francesco). Quale Parola invocano questi vissuti? Quali orizzonti nuovi? Quali speranze? E cosa della fede cristiana è capace di intersecarsi, di intercettare tutto questo?

L’ultimo passaggio di questo percorso sarà il più impegnativo: servirà riformulare senza ambiguità la proposta cristiana mettendo al centro la Parola che Dio rivolge all’umanità oggi; rivedere le prassi, tenendo conto della realtà concrete della vita, al di là di ogni pur bellissima idea non più praticabile; reinventare tutto quello che, a partire dalla liturgia, appare distante e incomprensibile.

La crisi di fede e la fatica a vivere nel nostro tempo

Se mostriamo un’umanità mutilata e non radicata nell’oggi del XXI secolo, la crisi di fede è solo una conseguenza

L’intervento di Enzo Bianchi sull’attuale crisi di fede ha sollevato una serie di questioni, dando vita a un dibattito vivace e salutare, a cui ha risposto per primo Gabriele Cossovich. I temi sono veramente tanti e profondi, decisivi almeno nell’interrogarsi sulla nostra fede, quasi echeggiando una domanda assai dura di Gesù: «Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». È una domanda – posta a seguito della parabola della vedova insistente – che dovremmo prendere sul serio, in tutta la sua lucida e aperta possibilità, perché non presuppone una risposta accomodante: esiste, infatti, l’ipotesi che la fede diminuisca fino a esaurirsi nel tempo, perché è una delle eventualità della libertà umana.

Ma nel 2022, questa crisi di fede di cui parlava Enzo Bianchi sembra essere emersa con tutta evidenza nel post-covid, portando a maturazione fenomeni che tuttavia, come sappiamo, già erano palesi da anni e su cui, onestamente, molto si è detto, in parte anche fatto. Ma con risultati scarsi.
Credo che, però, uno sia il punto decisivo che in parte spiega e in parte genera la crisi di fede che attraversa l’uomo occidentale, il perno su cui ruota quasi tutto del nostro travaglio, e riguarda la grande fatica che oggi il cristiano contemporaneo attraversa nell’abitare l’hic et nunc, nel vivere il qui e ora un’esistenza formata e ispirata dalla parola e dalla vita di Gesù di Nazareth, vero uomo e vero Dio.

Se abbiamo la lealtà di osservare la vita delle nostre comunità, vediamo che sotto il molto arrabattarsi, sotto il denunciare l’assenza dei giovani, la crisi delle famiglie, l’eclisse della partecipazione sacramentale e liturgica, il tracollo delle vocazioni consacrate, il tramonto della cultura cattolica, la confusione etica e sociale, c’è lo smarrimento di quanti non riescono a declinare in modo positivo, eloquente ed equilibrato la fiducia in Gesù nel momento che viviamo; c’è la paura di chi intuisce che tutte le categorie sono venute meno (a partire da quella di ‘Dio’ o da quella di ‘fede’, ad esempio); c’è l’impossibilità ad ammettere che forse l’uomo occidentale non ha più nemmeno le domande di senso; c’è la superficialità nel continuare a usare il ‘Dio tappabuchi’, ponendolo così ai margini o nelle situazioni estreme del dolore e della morte, impedendo (Bonhoeffer docet) che Egli sia al centro della vita, anche nel valore performativo che la fede può assumere, lontano però dai perfezionismi, dai moralismi stantii. E ancora, c’è il terrore di dire che strutture e devozioni, riti e attività ormai non dicono niente della fede, ma solo alla religione di pochi, e così facendo dimostrano che essa è superflua.

Di fronte a ciò, se non si cade nell’indifferenza, si inciampa nel già noto, continuamente riproponendo ricette vecchie e rassicuranti, ripetendo parole d’ordine, iniziative, perfino griglie ermeneutiche di metà Novecento, in un’eterna dialettica che non coglie, non capisce, non approfondisce il momento presente e genera smarrimento, in uno sforzo destinato alla frustrazione.
Da qui, da tale fatica a stare nell’oggi, nelle sue mille frantumazioni e nelle sue molte contraddizioni, amplificate dalla rete, dai dibattiti vacui, dagli attivismi sfiancanti (pensiamo alla condizione di burn out di molti sacerdoti), dai clericalismi e dai narcisismi compiaciuti e competitivi– che ci fanno credere, ad esempio, che per stare online basti postare qualche foto, qualche messaggio, per dire che ‘ci siamo anche noi’ – deriva la comunicazione (in senso lato) meno evangelica che esista, ovvero quella che annuncia che il Vangelo non è una via pienamente umana, che qualcosa di autenticamente umano va tralasciato per essere veri discepoli del Cristo. È in questa mutilazione dell’umano, nel tempo in cui si compiono e si accampano, anche in modo discutibile, le sue molteplici possibilità e persino i suoi superamenti (post-humanism), che accade l’attuale crisi di fede che è, anche, crisi antropologica e quindi comunitaria ed ecclesiale.

Solo da questa base, dal volere davvero e pienamente essere figli del nostro tempo, senza semplificazioni né irenismi, dall’ascolto intelligente dell’umanità del XXI secolo, nell’umiltà di chi sa che può arrivare il bene anche da ‘fuori’ perché «lo Spirito soffia dove vuole» (Gv 3,8), potremo poi maturare una direzione esistenziale fondamentale che può comprendere la fede in Gesù morto e risorto. Solo da questa convinzione pienamente umana divenuta vita potremo avere il coraggio di tagliare ciò che crediamo eterno e invece è storicamente generato (quanta ignoranza diffusa tra i fedeli che non conoscono le categorie della storia e della storia della Chiesa), abbandonare anacronismi concettuali, per tenere e custodire il cuore kerigmatico del cristianesimo. Altrimenti il parlare di fede sarà solo un convincerci che essa risponde a mai chiariti bisogni e desideri umani, a cui solo Dio potrebbe dare soddisfazione (un platonismo verniciato di cristianesimo strumentale e destinato al fallimento, perché se poi qualcosa d’altro soddisfa più facilmente il desiderio, Dio diventa inutile).

Dobbiamo forse sentire come impellente un’altra domanda di Gesù: «come mai questo tempo non sapete giudicarlo?» e maturare coraggio, fiducia e profezia, altra grande assente in troppi nostri discorsi. In quest’ottica, anche il tramonto della fede può essere in realtà il tramonto di una forma storica di fede, e quindi può configurarsi come un’azione dello Spirito, altrimenti saremo i primi a negare che lo Spirito è presente e operante nella storia per guidarci oltre il tempo.
Se guardiamo ai secoli che ci hanno preceduti, troveremo che tutte le comunità fondate dall’apostolo Paolo sono di fatto sparite. Eppure la fede in Cristo non è morta. Forse tramonterà la fede nell’Occidente che si è avvicinato ad altre forme di culto (il consumismo, ad esempio); forse sorgerà, sulle lacrime e le fatiche e gli smarrimenti di molti, una nuova forma storica di fede. Certo, è doloroso perdere la nostra forma storica, a cui siamo grati e di cui riconosciamo pregi e difetti; è un atto di spoliazione, di vera croce. Ma è la dinamica kenotica, la quale è essenziale alla fede cristiana.
Forse, oggi, dobbiamo vivere il venerdì santo della fede, sperimentare il silenzio del sabato santo – lungo quanto Dio vorrà –, curare la pazienza verso Dio (Hàlik), speculare a quella di Dio verso di noi, per poi vivere ripartenze di fede cristiana.

Forse, servirà un onesto bilancio dei decenni che ci hanno preceduti, anch’esso parte di un movimento kenotico che domanda umiliazione e affidamento. «A cosa serve dire quello che è vero, se gli uomini del nostro tempo non ci capiscono?» (Paolo VI): è questa una domanda che dovrebbe essere preliminare a ogni ragionamento sulla fede, perché troppe volte non siamo stati capiti.
Forse dovremo cessare il sensazionalismo, i messaggi apologetici, le pennellate di buoni sentimenti che non reggono all’urgenza della realtà e non dicono più la fede – ammesso che l’abbiano mai detta. E solo allora, forse, potremo imbatterci – magari non noi, magari tra molto tempo – nella realizzazione della profezia di Simone Weil: «Il Cristo vuole che gli si preferisca la verità, perché prima di essere il Cristo è la verità. Se ci si distoglie da lui per volgersi alla verità, non si percorrerà molta strada senza cadere tra le sue braccia».
E là, nella verità, troveremo, troveranno, il Cristo.

Etichette

7 segni1 Abbè Pierre1 abitudine1 aborto20 Abramo1 Accattoli2 accidia1 accoglienza8 adolescenti49 adozioni gay1 adulazione1 Aforismi17 agire1 aiutare1 Al centro l'amore35 Albini1 alfabeto1 Alfie2 allegria1 Alpha1 altruismo1 Amazzonia3 amicizia11 Amirante5 Ammaniti1 Amore74 Amoris laetitia6 Andreoli2 angelo custode3 anima3 animali1 animazione6 Anniversari30 Anno liturgico1 anziani6 apologetica3 app4 apparizioni4 Arcabas1 arcangeli2 archeologia1 Argentina1 arte22 Articoli20 Ascensione4 Assisi1 Assunta2 ateismo4 Atenagora1 Attanasio1 attesa1 audio2 Augias1 autorità1 avarizia1 Avvento26 azioni1 baby gang2 baciamano1 Baggio1 bambini19 Bannon1 Banzato1 Baricco1 Bassetti5 Battesimo4 Battesimo di Gesù3 Battiato1 Bauman3 beatitudini10 Becciu2 Beltrame1 Benedetto XVI22 benedizione4 Benigni10 Bianchi58 Bibbia45 Bibbiano2 Biffi1 Bignardi1 Bignoli1 Blade Runner1 blasfemia3 blog23 Bloom1 Bocelli2 Bonhoeffer1 Bose1 Botta9 Bova1 Brown1 Brunelli1 bullismo3 buon ladrone1 Busca1 Buttiglione1 caccia1 Cacciari2 Caffarra1 Calcio sociale1 Camilleri3 Camisasca1 cammini1 campi estivi5 Cana1 Candelora1 Cannes1 Canopi3 Cantalamessa9 Canti religiosi31 Cardenal1 carismi1 Caritas2 Carlo Acutis15 Carrere1 Carròn1 cartine1 Castellucci1 castità7 catacombe1 Catechesi93 Caterina1 cattonerd7 Caviezel1 Cazzullo2 CEI6 Celentano1 celibato7 Ceneri5 censura1 Cevoli1 Chapman1 Che Guevara1 Cheaib9 Chiara Corbella3 Chiara Lubich12 Chiara Luce Badano2 chierichetti1 Chiesa26 Chiesa e società32 Chittister1 chosen1 Christus vivit1 Ciardi2 Cinema82 Cirinnà1 citazioni80 CL1 clausura1 Coccopalmerio1 Coco1 collaboratori1 Comastri3 comunicazione2 comunità1 Comunità Giovanni XXIII1 Concilio1 conferenze3 Confessione12 consacrati1 consacrazione1 conversione1 convivenza2 cooperazione1 coronavirus35 Corpus Domini5 Corviale1 Corvo1 Cosentino5 covid197 creazione1 Credo3 cremazione3 Crepaldi1 Cresima4 CRIC2 crisi10 cristianofobia6 Cristicchi3 Cristo Re2 croce3 Crocefisso3 crociate2 Cultura12 cuore1 curia3 Curtaz2 D'Avenia21 Dalla2 David Buggi3 ddlzan3 De Donatis9 de Foucauld5 De Whol1 Debora Vezzani1 Debrel1 decalogo7 defunti8 degrado1 Delpini9 demografia2 denaro1 denatalità2 depressione1 desideri1 devianze4 devozioni3 dialogo2 dibattiti45 dicembre 20181 digiuno2 Dio4 Diocesi1 Diotallevi1 diritti umani1 disagio2 discernimento5 dissenso29 divorziati6 dj Fabo2 Doglio1 Dom Gréa2 domande1 domenica3 don Benzi1 don Bosco2 Don Camillo1 don Ciotti1 don Gatta1 don Leonardi13 don Luigi Verdi3 don Marco Pozza3 don Milani5 don Peppe Diana1 don Probo1 don Zeno1 donne e Chiesa6 Dossetti1 Dostoevskij1 down1 Draghi1 Dreher3 droga4 dvd1 e-book1 ecclesiologia di comunione1 ecologia4 economia6 ecumenismo6 edicola1 editoria1 educare18 Einstein1 Eli1 Emmaus2 emozioni1 Epicoco14 Epifania6 Ermes Ronchi6 esame di coscienza2 escatologia4 esegesi1 esercizi2 esorcismo3 estate4 Etty Hillesum2 Eucarestia7 Europa3 eutanasia17 evangelizzare3 Fabrizio Moro1 facebook3 fake11 famiglia40 Fano1 Farina1 Fatima6 Fazi2 Fazio1 fede16 felicità13 Fellini1 femminicidio2 femminismo1 Ferrero2 Fini1 Fittipaldi1 Fo1 Focolarini5 Follereau1 Fontana1 Fontanelle1 formazione1 foto1 Francesco226 fratel Biagio1 Fratelli tutti1 fraternità6 Frisina1 Fromm1 Fumagalli1 fumetti3 Galantino1 Galileo1 Galimberti1 Galli della Loggia6 Gandhi2 Garelli3 Gargiulo1 Gasparino2 Gaudete2 Gen Rosso1 gender13 genitori6 Gerusalemme1 Gesù25 Gesù Re1 Giaccardi1 Gianluca Firetti3 Gibran1 Gibson2 Giotto1 giovani69 Giovanni Battista2 Giovanni Paolo I1 Giovanni Paolo II11 Giovanni XXIII3 Gironda1 giubileo1 Giuda2 giudizio1 GMG11 gnosticismo1 Gramellini2 gregoriano1 grest12 Greta1 Grillo1 Grossman1 Grun1 Guareschi1 guerra Ucraina4 Gutierrez1 Guzzo1 Hadjadi3 Halloween5 Hargot3 Harry Potter1 Hexameron1 hikikomori2 Hill1 Hong kong1 Humanae vitae1 icone1 Il Regno1 Immacolata8 immagini53 immigrazione21 individualismo2 infedeltà1 inferno3 ingiustizia3 inquisizione1 interiorità2 internet12 Introvigne1 Isacco1 Islam1 Jean Venier1 Kasper1 Kilgour1 Kirill2 Koder2 Koll2 Konrad1 Kuby1 Ladaria1 laicismo4 Lambert1 Lambiasi1 lamentele1 Lasconi1 Laterano1 Law1 Le pen1 Leopardi1 letteratura5 letto15 Lewis2 liberazione2 libertà4 Libri153 Ligabue1 Lind1 Link2 liturgia53 Livatino1 Lonardo16 Loppiano1 Loreto1 Lorizio6 Lumini1 Lutero1 Luxuria1 M.L.King1 Madonna5 Madre Elvira1 Madre Teresa7 mafia5 Maggi20 MaggiLidia1 Magi1 Magister2 Magnificat1 Magris2 Mainetti1 malattia7 malattie spirituali3 male1 male innocente4 Manara1 Mancuso7 Manicardi2 Mannoia1 Manns1 Manzoni1 Maraini1 Marazziti1 Marco1 Marco Gallo1 Maria47 Mariani1 MariaVoce1 Marta e Maria1 Martin1 Martinelli1 Martini7 martiri5 Marzano3 mass media7 Mastracola1 maternità3 maternità surrogata3 Matino1 matrimonio28 Matteo A.8 Mazzolari7 media2 meditazioni2 Medjugorje12 Melloni1 Meloni2 Mencarelli1 Mentana1 Mercier1 Merini1 Messa17 Messale1 Messiah1 Messori3 miracoli5 Miriano13 Mirilli1 misericordia7 Missione7 MMSOTT20191 Molari1 Monda6 Monica Mondo1 morale6 morte2 movimenti1 Muller2 Murgia4 Musica39 Nadia Toffa1 Natale53 Natività di Maria1 Natuzza2 Negri1 Nembrini5 Neocatecumenali1 Newman2 no vax1 Noa1 non ti arrendere1 Normadelfia1 Notre Dame1 Novena5 Nuzzi3 Oceania1 Odifreddi1 odio2 Olmi2 olocausto1 omelia5 omelie164 omosessualità33 opzione Benedetto3 oratorio6 Ordine di Malta1 Oriente1 Orlandi1 oroscopo1 Oscar5 Oxfam1 p.Livio Falzaga3 pace8 Padre Livio2 padre Michal1 Padre nostro5 Padre Pino Puglisi1 Padre Pio1 Pagano1 Pagazzi1 Paglia3 Palme4 Palumbo2 pandemia8 Pannella1 Paolo VI2 papà2 paradiso1 Parigi1 Parola di vita38 parrocchia9 Pasqua30 passione6 pastorale31 paternità6 Pati Trigo1 patria1 Patriciello16 paura1 peccato originale2 pedofilia17 pelagianesimo1 Pelati1 Pell1 Pellai1 pellegrinaggi3 Pelligra1 pena di morte2 Pentecoste5 Percorsi1 perdono4 Personaggi45 pettegolezzo1 Piccolo1 Pietro e Paolo1 Pinocchio1 Pio XII2 podcast2 poesia3 polemiche87 Poli1 politica56 Polonia1 Poretti7 pornografia2 povertà3 prediche1 preghiera27 preghiere98 pregiudizi1 presepe7 Pro Vita4 profeti1 profezie2 Proietti1 Pronzato1 psicologia8 pubblicazioni59 Quaresima48 racconti5 radio2 Raggi1 Ravagnani6 Ravasi19 razzismo2 reali1 Recalcati8 relativismo2 religione9 religioni4 Repole1 report2 Riace1 Riccardi7 ricchezza10 Ricci1 Rivi1 RnS1 Rom2 Roma19 Romero2 Ronaldo1 rosario9 Rosini32 Ruini1 Rumiz1 Rupnik9 Sabattini2 sacerdoti31 sacramenti5 Sacro Cuore1 Sadhguru1 Saint-Exupery1 Salmi1 salvezza2 Salvini16 samaritana1 San Filippo Neri1 San Francesco9 San Francesco di Sales1 San Giovanni Crisostomo1 San Giovanni Evangelista1 San Giuseppe11 San Leone Magno1 San Martino1 San Paolo2 san Tommaso dìAquino1 Sanremo11 Sant'Agostino10 Sant'Egidio1 Santa Bernardette1 Santi31 santità16 Santo Sepolcro1 Santoro1 santuari3 Sarah2 sardine1 Sassoli1 Satana3 Savagnone1 Saviano3 sballo1 Scalfari4 scandali7 Scaraffia4 Schmitt2 scienza e fede9 Scifoni6 scisma2 Scola1 Scorsese3 scuola5 Scurati2 secolarizzazione2 Secondin1 segreti1 Semeraro1 sentenze1 Sequeri3 serie TV31 Serra2 sessualità64 Sesta3 sette1 Settimana santa4 sexting1 Silence2 Silone1 Silvia Romano3 simonia1 Sindone2 single1 sinodalità1 Sinodo15 Siti cattolici27 smartphone2 Snoopy1 Socci4 social4 società44 sociologia3 sondaggi2 Sorrentino1 Sosa1 Soul1 Spadaro5 speranza5 Spidlik1 spiritismo1 Spirito Santo17 Spiritualità81 Spoleto2 sport2 Springsteen1 Squid game1 Staglianò5 Staino2 Star wars1 Stark1 statistiche10 storia7 storicità2 streaming8 strumenti1 studente1 suicidio3 suor Faustina1 suore3 sussidi44 Tagle1 Tamaro3 Taylor1 teatro1 tentazioni7 teologia12 terremoto3 terrorismo3 Testimoni di Geova1 testimonianze18 The chosen2 Theobald1 Tolentino5 Tolkien1 Tolomeo1 Tonino Bello17 Tornatore1 Tornielli1 Tosatti2 Totti1 tradizione1 transessuali5 trasfigurazione4 trash1 trekking1 Triduo pasquale15 Trinità9 Trisulti1 Trump1 Turoldo3 TV29 Twenge1 twitter1 UCCR2 udienze1 unioni civili1 utero in affitto3 vacanze2 Valli5 Vallini1 Vangeli1 Vanier1 Vanni1 Vaticano6 veggenti5 Veltroni2 verità2 Veronesi1 Via Crucis10 Vialli1 Video117 Viganò3 vignette10 VIP2 virtù1 visto10 vita8 vita eterna5 vita religiosa11 vizi1 vocazioni9 volontariato2 voti1 Zanardi2 Zichichi1 Zingaretti1 Zuppi11
Mostra di più

Post popolari in questo blog

Principali VEGGENTI italiani viventi

Preghiere per i sacerdoti (di don Tonino Bello e di un anonimo)

Sull'amore (marzo 2019)

Sussidi online per la Quaresima 2018

Catechismo: il nuovo anno liturgico (immagini e materiale utile)