Omelia per la III domenica del T.O. (domenica della Parola)
«Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo». Signore Gesù, ti presento il Libro. Invece di leggere io, voglio ascoltarti leggere. Questo significa che, leggendo, voglio lasciar da parte ogni mia preoccupazione, ogni partito preso, ogni interpretazione personale. Voglio far silenzio dentro di me, perché la tua voce pronunci per me, in me, la parola di Dio. Signore, apri il Libro e trova il passo. Nella sinagoga, il brano da leggere era già stabilito. Ma qualunque sia il brano, oggi è scritto per me. Sia che io ascolti la Scrittura nell’assemblea dei fedeli o che la legga in privato, se tu leggi per me, ci sarà sempre un testo – fosse anche una sola frase o una sola parola – che ha qualcosa da dirmi nella situazione in cui mi trovo. E se il mio cuore è colmo di te, scoprirò subito la parola che mi può dare la spinta o l’aiuto di cui ho bisogno.(Un monaco della chiesa orientale)
Siamo nella DOMENICA DELLA PAROLA e nella SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI
1°L: dal libro di Neemia
Siamo al ritorno dall’esilio
babilonese. Siamo davanti ad una celebrazione antica. Il popolo per la
prima volta si ritrova a celebrare nella terra promessa. Il sacerdote ESRA (con
il governatore NEEMIA). È un NUOVO INIZIO.
Tre sono i momenti legati alla Scrittura, allora come oggi:
LEGGERE>SPIEGARE[1]>il popolo ascolta con attenzione per COMPRENDERE
VANGELO: Lc 1,1-4 + 4,14-21: siamo davanti ad una celebrazione ai tempi di Gesù, nella Sinagoga di Nazareth.
I parte: PROLOGO: SPIEGA I MOTIVI DEL SUO VANGELO: “perché anche tu scrivi dopo che l’hanno già fatto altri?”
- Per “stendere un racconto”= RIORDINARE
tanto materiale raccolto dai “testimoni oculari” presenti “fin dal principio”(=battesimo)
e che divennero “ministri della Parola”= al servizio della Parola: chiamati
a trasmetterla con fedeltà, senza modificarla in nulla. La Chiesa è serva della
Parola: non può modificarla a suo piacere.
“HO FATTO RICERCHE”: seguono 4
argomenti su cui sono fondate queste ricerche:
ACCURATE/DI OGNI CIRCOSTANZA/DALL’INIZIO
(= in maniera esauriente)/ ORDINATE (= con una visione dell’insieme).
Sono destinate a TEOFILO: amico di Dio= chiunque senta
Dio come amico o desideri diventare amico di Dio.
SCOPO DELLE RICERCHE: x’ Teofilo possa
rendersi conto della SOLIDITA’= CREDIBILITA’ dei fatti e VALIDITA’ della
proposta di lasciarsi coinvolgere
II parte: GESU’ nella Sinagoga: primo annuncio: Cristo come culmine della storia della salvezza
“potenza dello Spirito” che aveva
precedentemente ricevuto e lo accompagnerà sempre.
>lettura del brano di Isaia: testo
composito
“unzione”= Messia= Cristo
INVIATO PER QUESTO SCOPO: “portare ai POVERI
il lieto annuncio” (= Vangelo); “annunciare ai prigionieri la LIBERAZIONE” (=”remissione
dei peccati” che li schiavizzano) “predicare l’anno di grazia” cioè il tempo
del perdono che Dio accorda a quanti gli si accostano con sentimenti di umiltà
e di povertà.
“anno di grazia”= Giubileo (da jobel:
corno di caprone usato come strumento musicale): ogni 7 settimane di anni =
ogni 50 anni: far riposare la terra, ridistribuirla equamente (in quanto dono
del Padre ai suoi figli), liberare ogni uomo dalla prigionia, condonare i debiti.
Manca la conclusione di Isaia che
parla del “giorno di vendetta del nostro Dio”.
PROGRAMMA: portare gioia, libertà,
luce. Non impone pesi: li toglie; non porta precetti, ma apre orizzonti. Dona
parole di speranza per chi è stanco, è vittima, non ce la fa più.
“OGGI”: anche noi (poveri, oppressi,
prigionieri, ciechi) siamo suoi contemporanei. Anche oggi si realizza questa Parola
in Lui. Ma esige ASCOLTO che è > dell’udire: esige un coinvolgimento, una
risposta.
- Gesù è il compimento della Parola.
- Il Vangelo va letto al presente, nell’oggi
della nostra vita davanti a Dio. Allora chiude il libro e apre la vita.
[1] Esegesi:
“tirar fuori” tutti i tesori, tutta la forza, tutta la spiritualità della
pagina biblica.