Segnalo la nuova rubrica del card. José Tolentino Mendonça su Avvenire ("Pregare ad occhi aperti")
Dall'inizio di ottobre il cardinale portoghese José Tolentino Mendonça, noto anche per le sue competenze letterarie e poetiche e per aver predicato gli esercizi al Papa, tiene una rubrica su Avvenire dal titolo "Pregare a occhi aperti". Questi sono alcuni post che riporto integralmente:
LIBERACI DAL VIRUS
Liberaci, Signore, da questo virus, e da tutti gli altri virus.
Liberaci dal virus del panico disseminato, che invece di infondere saggezza ci scaraventa impotenti nel labirinto dell’angoscia.
Liberaci dal virus dello scoraggiamento, che ci ruba la forza dell’anima, grazie alla quale si possono affrontare meglio le ore difficili.
Liberaci dal virus del pessimismo, che non ci lascia vedere che, se
non possiamo aprire la porta, possiamo ancora aprire le finestre.
Liberaci dal virus dell’isolamento interiore che disgrega: il mondo continua a essere una comunità viva.
Liberaci dal virus dell’individualismo che fa ergere muraglie, e fa saltare in aria tutti i ponti intorno a noi.
Liberaci dal virus della comunicazione vuota a dosi massicce,
che si sovrappone alla verità delle parole che ci raggiungono dal silenzio.
Liberaci dal virus dell’impotenza, poiché una delle cose più urgenti da apprendere è il potere della nostra vulnerabilità.
Liberaci, Signore, dal virus delle notti senza fine,
poiché tu non smetti di ricordarci che tu stesso
ci hai posto a sentinelle dell’aurora.
tratto dalla rubrica "Pregare ad occhi aperti": https://www.avvenire.it/rubriche/pregare-a-occhi-aperti
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LA GRAZIA DI RICOMINCIARE
Dacci, Signore, il coraggio dei nuovi inizi. Non lasciare che ci adattiamo a conoscere ciò che è stato: dacci larghezza di cuore per abbracciare quello che è. Allontanaci da ciò che è sempre ripetuto, dai giudizi meccanici che banalizzano la storia privandola di sorpresa e di speranza. Insegnaci che la sorpresa è la tua firma nel tempo. Rendici attoniti come gli esseri che fioriscono. Rendici incompiuti come quelli che desiderano. Rendici attenti e solleciti come quelli che si prendono cura degli altri. Rendici fiduciosi come quelli che osano guardare tutto di nuovo, anche se stessi, per la prima volta. Dai alla nostra vita, Signore, la tua sapienza. Aiutaci a digiunare dalle parole che sono pareti che ti nascondono, dalle parole in cui non fa capolino l'amore, dalle parole confuse, monocordi, cacofoniche, estenuate. Dalle parole difensive come reti metalliche o scagliate ostilmente come pietre. Dalle parole che non nascono dall'ascolto ma dalla sordità interiore. Dalle parole che balbettano solo presunzione e arroganza. Dalle parole che paralizzano la comunicazione. Dalle parole che a nulla aprono se non ad altre parole. Dacci la forza di insinuare negli autunni il ramo verde, il fiore inatteso, l'irreprimibile invito che ci fai a rinascere.
José Tolentino Mendonça