Bibbiano: i bambini usati ideologicamente da una parte e ora dall'altra
Sono gravi e fanno giustamente indignare le notizie giunte da Bibbiano. Il Post riassume tutto il caso, dall'inizio. Si continua a dire che di tutto questo non si parli. In realtà i giornali ne hanno parlato e continuano a parlarne, basta fare una piccola ricerca sul web. Anche Aleteia, network cattolico, gli ha dedicato un post, così come hanno fatto - e in diverse occasioni - Avvenire e Famiglia Cristiana. Sempre Aleteia afferma:
Attenzione a dare giudizi troppo rapidi, ma anche a voler minimizzareIn attesa di accertamenti, l'impressione è che il mondo politico usi ora questo caso (e dunque questi bambini) per gettare fango sugli avversari. E' quanto continua a fare il M5S e tutta la destra. Così Il Corriere e il Il Post:
E’ importante ribadire che le indagini sono ancora lungi dall’essere concluse e che la stampa ha ingigantito o frainteso alcuni elementi, in primis quello dell’elettroshock, che non c’è mai stato.
Il coinvolgimento del sindaco di Bibbiano in quest’inchiesta è diventato nei giorni scorsi anche un pretesto per alcuni partiti politici per accusare il PD – che il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha definito «il partito di Bibbiano» – ma, come evidenziato dagli inquirenti, in realtà la sua posizione non ha nulla a che fare con l’affido dei minori.Il procuratore di Reggio Emilia Marco Mescolini ha infatti specificato che che il sindaco non ha nessun ruolo in quella parte dell’inchiesta, e che gli «viene contestato di aver violato le norme sull’affidamento dei locali dove si svolgevano le sedute terapeutiche, ma non è coinvolto nei crimini contro i minori». Carletti, infatti, in concorso con Anghinolfi, nel 2016 avrebbe affidato la gestione del centro “La Cura” a Foti nonostante, come risulterebbe dalle carte dell’inchiesta, la referente del servizio di neuropsichiatria infantile della Asl di Montecchio Emilia avesse detto che non c’era bisogno di rivolgersi agli psicologi del centro Hansel e Gretel, specificando che nella Asl di Reggio Emilia c’erano figure professionali in grado di gestire i bambini segnalati dai servizi sociali.Carletti, secondo i pm, avrebbe agito «pienamente consapevole della totale illiceità del sistema sopra descritto e dell’assenza di qualunque forma di procedura ad evidenza pubblica» e avrebbe anche sostenuto le attività del centro studi Hansel e Gretel invitando Foti e Bolognini, retribuiti, a convegni in cui era lui stesso relatore. Il procuratore Mescolini ha specificato però di non credere che ci sia stata una «copertura politica» da parte di Carletti nel caso degli affidi, e ha aggiunto che «sotto inchiesta non c’è il sistema dei servizi: sotto inchiesta ci sono delle persone».Il M5S è stato il partito più attivo nel contestare al PD un presunto legame con la onlus Hansel e Gretel: nei giorni scorsi, però, è emerso come proprio i consiglieri regionali del M5S in Piemonte avessero fatto in passato una donazione di quasi 200mila euro al centro studi, che ha sede poco lontano da Torino.