XXII domenica del tempo ordinario: "Se qualcuno vuole venire dietro a me..."
TESTI
Dopo aver scelto Pietro come pietra su cui fondare la chiesa nascente ecco ora definirlo pietra di inciampo e di scandalo. Perché? “Perché non pensa secondo Dio, ma secondo gli uomini. San Paolo direbbe: si era conformato alla mentalità corrente. Non pensa secondo Dio, cioè secondo le categorie dell’amore e del servizio, ma secondo gli uomini, cioè secondo le categorie del potere e del dominio.
Dopo aver scelto Pietro come pietra su cui fondare la chiesa nascente ecco ora definirlo pietra di inciampo e di scandalo. Perché? “Perché non pensa secondo Dio, ma secondo gli uomini. San Paolo direbbe: si era conformato alla mentalità corrente. Non pensa secondo Dio, cioè secondo le categorie dell’amore e del servizio, ma secondo gli uomini, cioè secondo le categorie del potere e del dominio.
Di
fronte all’annuncio di Gesù di “dover” andare a Gerusalemme dove dovrà
soffrire, venire ucciso e risorgere, Pietro lo rimprovera, prova ad ostacolare
questo cammino, si mette lui a fare il maestro.
E’
interessante che i Vangeli che dovrebbero esaltare il capo, (il leader, ma
anche il gruppo di apostoli), lo presentino con tutte le sue fragilità e i suoi
errori. Ora anche definito da Gesù come Satana, pietra di inciampo e di
scandalo. Il suo posto è dietro di Lui, non davanti a Lui.
Gli
apostoli, visti i miracoli e la popolarità di Gesù, già prevedono una chiesa
come un impero glorioso. Si sono già montati la testa immaginando il potere e
il prestigio di cui potranno presto godere.
Ma
Gesù si rivolge a loro e afferma: “SE (= c’è una scelta personale da fare)
qualcuno vuol venire dietro a me”:
- 1- Rinneghi se stesso
- 2- Prenda la sua croce
- 3- Mi segua
Sono
le tre condizioni, dure e spesso mal comprese, per essere cristiani, cioè
discepoli di Gesù:
- 1- Rinneghi se stesso: rinnegare se stesso non significa mortificare la propria esistenza, ma rinunciare a questi pensieri di ambizione, di successo, di supremazia. Significa saper dire dei no a quegli impulsi egoistici che sono dentro di noi
“Gesù non vuole dei frustrati al suo seguito, ma gente dalla vita piena, riuscita, compiuta, realizzata. Rinnegare se stessi non significa mortificare la propria persona, buttare via talenti e capacità. Significa piuttosto: il mondo non ruota attorno a te; esci dal tuo io, sconfina oltre te. Non mortificazione, allora, ma liberazione”. (E. Ronchi)
- 2- Prenda la sua croce
La croce era la pena di morte riservata ai rifiuti della società. Quindi Gesù non sta parlando di sofferenze e di dolore, ma sta parlando dello scandalo che seguire Gesù comporta, uno scandalo che arriva a far considerare Gesù e quelli che lo seguono rifiuti della società, persone addirittura rifiutate da Dio, perché la croce era il supplizio per i maledetti da Dio, “«e mi segua»”. Gesù quindi non sta parlando della morte in croce, ma della via verso il supplizio, una via in solitudine, una via del disonore. Se i discepoli non sono pronti a perdere la propria reputazione – perché di questo si tratta – che non pensino a seguirlo, perché seguire Gesù significa andare incontro al massimo disonore. (A. Maggi)
Sostituiamo croce con amore. Ed ecco: se qualcuno vuole venire con me, prenda su di sé il giogo dell'amore, tutto l'amore di cui è capace, e mi segua. Ciascuno con l'amore addosso, che però ha il suo prezzo. (E. Ronchi)
E’
la testimonianza del profeta Geremia
ascoltata nella prima lettura: sono stato sedotto da Dio e mi sono lasciato
sedurre: questo amore ha portato alla mia vita derisione, violenza, vergogna e
scherno: è stata questa la reazione della gente, tanto da farmi desiderare di
rinunciare a Dio, di allontanarmi da Lui. “Ma nel mio cuore c’era come un fuoco
ardente, mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo”.
- 3- Mi segua
Seguirlo
significa: “chi vuole salvare la propria vita la perderà; ma chi perderà la
propria vita per causa mia, la troverà”.
Chi vive per gli altri realizza pienamente la propria esistenza, chi vive centrato esclusivamente sui propri bisogni, sulle proprie necessità, la distrugge. Quindi questa è l’alternativa che Gesù offre. Vivere per gli altri, dare, non è perdere, ma guadagnare. Significa realizzare pienamente se stessi. Chi ama non guarda più, in primo luogo, a se stesso, ma all'amato, alle sue necessità, al suo bene. (A. Maggi)
“Chi perderà la propria vita così, la troverà”. Ci hanno insegnato a mettere l'accento sul perdere la vita. Ma se l'ascolti bene, senti che l'accento non è sul perdere, ma sul trovare.L'esito finale è “trovare vita”. Quella cosa che tutti gli uomini cercano, in tutti gli angoli della terra, in tutti i giorni che è dato loro di gustare: la fioritura della vita. Perdere per trovare. È la fisica dell'amore: se dai ti arricchisci, se trattieni ti impoverisci. Noi siamo ricchi solo di ciò che abbiamo donato.(E. Ronchi)