I CANDIDATI ITALIANI ALLA SANTITA’ VISSUTI DOPO IL 1970/2
I MAGNIFICI 300
Potremmo
definirli i “magnifici 300”: tanti sono i candidati italiani che seguono i
criteri proposti. Sorprendente è il numero dei laici: più di 100, considerando
anche i laici consacrati. Molti sono giovani e giovanissimi, molti sono sposi e
madri o padri di famiglia.
E poi
ci sono i santi della porta accanto, persone anonime che non verranno
presentate, ma hanno reso questo mondo migliore. Persone di fede e di carità
che hanno preso sul serio il Vangelo e vi hanno aderito con fiducia e serietà.
Forse ci verranno presentate in Cielo, se saremo giudicati degni di andarci. In
ogni caso farci amici dei Santi è l’unica “raccomandazione” lecita che Dio
incoraggia: sono persone splendide, semplici, umili, piene di vita nonostante
tante difficoltà incontrate nella loro esistenza. Chi non vorrebbe avere degli
amici così speciali?
Dei 300 solo uno è già
giunto alla meta: il papa san Paolo VI. 20 sono beati: tre giovani, due
laiche, sei martiri, tre missionari, due religiosi, tre suore e un altro
diocesano.
61 sono stati
dichiarati venerabili, mentre gli altri 218 sono servi di Dio, candidati alla
santità.
Questa
indagine sulla santità “ufficiale” degli italiani negli ultimi 50 anni, dal
1970 ad oggi, mostra innanzitutto un popolo variegato, di uomini e di donne di
ogni età e di ogni estrazione sociale, così come di ogni “vocazione”. Quasi a dire
che ci si può fare santi in qualsiasi stato di vita, l’importante è accogliere
Dio nella propria vita, fargli spazio e lasciargli trasformare la nostra
mediocrità in un capolavoro. Ricorda papa Francesco:
Per essere santi non è
necessario essere vescovi, sacerdoti, religiose o religiosi. Molte volte
abbiamo la tentazione di pensare che la santità sia riservata a coloro che
hanno la possibilità di mantenere le distanze dalle occupazioni ordinarie, per
dedicare molto tempo alla preghiera. Non è così. Tutti siamo chiamati ad essere
santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle
occupazioni di ogni giorno, lì dove si trova. (GE, 14)
La
proclamazione ufficiale della santità, anche quella espressa dal primo gradino
del cammino, quello dei servi di Dio, è un percorso lungo e approfondito. Per
questo constatare che negli ultimi 50 anni la Chiesa abbia riconosciuto circa
240 italiani servi di Dio, indica come i nostri connazionali continuino, anche
nei nostri tempi, ad essere la maggioranza dei candidati alla santità rispetto
a chi proviene da altri paesi.
Essendo
vissuti in tempi così vicini ai nostri - alcuni sono morti in questo secondo
millennio - possono essere facilmente immaginati come nostri genitori o nonni,
al massimo bisnonni. Le loro date di nascita partono dal 1876, anno in cui è nato il venerabile vescovo Augusto
Bertazzoni. Ben 66 sono i candidati alla santità nati tra il 1876 e il 1900.
Essendo morti dopo il 1970 sono tutti arrivati all’anzianità e quasi sempre
provengono da famiglie molto numerose e povere.
Ho
trovato anche diversi miei coetanei e persone nate dopo di me, che adesso
potrebbero avere trenta o poco più di anni. Dunque persone vissute nei nostri
stessi decenni, in un contesto totalmente simile al nostro.
Nella
lista che vado per presentare troveremo molti più uomini che donne e la cosa
può sorprendere, considerando anche il fatto che quella femminile è la presenza
attiva ed orante maggioritaria nelle chiese. Provengono più dal nord Italia che
dal centro o dal sud (anche sommando il centro-sud, il nord rimane
maggioritario).