Inizio dalla provocazione circolata sul web:
I DIECI MOTIVI PER CUI NON MI LAVO
In una parrocchia americana, il parroco,
decisamente seccato dalle scuse addotte nel corso degli anni dai parrocchiani
per non andare a messa, inserì "I dieci motivi per cui non mi lavo
mai" nel bollettino domenicale:
1. Sono stato obbligato quando ero piccolo.
2. Le persone che si lavano sono ipocriti:
pensano di essere più puliti degli altri.
3. Ci sono così tanti tipi di sapone, che non
so decidere quale sia il migliore.
4. Ero abituato a lavarmi, poi ho cominciato ad
annoiarmi ed ho smesso.
5. Mi lavo solo in occasioni particolari, come
Natale e Pasqua.
6. Nessuno dei miei amici si lava.
7. Comincerò a lavarmi quando sarò più vecchio
e più sporco.
8. Non riesco a trovare il tempo.
9. Il bagno non è mai caldo abbastanza in
inverno o fresco a sufficienza in estate.
10. I produttori di sapone cercano solo i tuoi
soldi.
(da fb Compendio Catechismo Chiesa Cattolica)
La Diocesi di Roma ha appena pubblicato un sussidio liturgico per conoscere meglio la Messa:
Questo è l'
articolo che accompagna l'iniziativa:
Per valorizzare la pubblicazione della nuova edizione italiana del Messale Romano e riscoprire la bellezza della liturgia, l’Ufficio liturgico diocesano, in collaborazione con il vescovo ausiliare Daniele Libanori, ha preparato alcune schede che di domenica in domenica possono essere utilizzate per aiutare i fedeli a comprendere meglio il valore dell’Eucarestia, il significato dei gesti e delle parole.
«Il sussidio che viene messo a disposizione è pensato a servizio di tutta la comunità celebrante», si legge nell’introduzione. Le schede possono dunque diventare «un’opportunità – è l’auspicio – per coinvolgere nell’azione liturgica tutti i battezzati, e in modo particolare coloro che seguono un percorso di iniziazione cristiana, per esempio i ragazzi che si preparano alla prima comunione o alla cresima, i fidanzati, ecc.».
Molte, infatti, le spiegazioni offerte ai fedeli per comprendere appieno ogni passaggio della liturgia. Come l’atto penitenziale, non da vivere in modo individuale ma «come Chiesa che si riconosce bisognosa di misericordia e di salvezza», o il Gloria, «inno antichissimo con cui la Chiesa radunata loda e supplica Dio». Ancora, sono sottolineati e motivati tutti i momenti di silenzio che l’assemblea è tenuta a osservare durante la liturgia: «Il silenzio – informa il sussidio – è molto più che mera assenza di voce, di suoni o di parole, è lo spazio prezioso dove accogliere, con l’aiuto dello Spirito Santo, la Parola del Signore».
Accompagnano le spiegazioni alcune note per la preparazione del momento liturgico, consigli pratici per il celebrante.