Personaggi cattolici emergenti: don Fabio Rosini (pronto a ricominciare?)
E' un vero personaggio nella Chiesa, non solo di quella romana, di cui è sacerdote diocesano, responsabile dell'ufficio per la pastorale vocazionale, noto per aver "inventato" il percorso sui 10 comandamenti e altri itinerari biblici rivolti principalmente ai giovani. Ha scritto recentemente due libri che sono subito diventati dei best seller e collabora, come biblista, alla Radio Vaticana (è lui a commentare ogni settimana il Vangelo della domenica) e ad altre realtà ecclesiali.
E' anche un personaggio "anomalo", sia per la sua biografia (è un musicista convertito in piena giovinezza) sia per il suo poco amore nei confronti dei social e di internet in generale: non troverete una sua pagina facebook, ne una pagina su wikipedia che lo riguardi. Solo un sito "di servizio", chiamato "La parte migliore", dove vengono elencate le molteplici attività "vocazionali" che svolge nella (e per la) diocesi di Roma. E anche qui troverete una sorpresa: da pochi giorni tutte le attività a lui direttamente riconducibili sono "rinviate" a data da destinarsi. Si sente parlare di una pausa di qualche mese, necessaria forse per problemi di salute, non necessariamente legati a quella terribile malattia di cui parla nell'ultimo libro: "L'arte di ricominciare" (2018) e così raccontata su Aleteia:
In “L’arte di ricominciare” (edizioni San Paolo), Don Fabio Rosini si “confessa”. Racconta il cambiamento da lui avuto dopo aver annientato un carcinoma. Era il 2012. Il libro è un po’ il frutto di questa svolta.
«Ci tenevo ad iniziare a lavorare a questo libro il 13 luglio 2017. Esattamente cinque anni fa, in questo giorno, ho vissuto uno dei momenti più importanti della mia vita», ricorda Don Fabio.
Era un mese esatto dal luminoso transito al cielo di Chiara Corbella Petrillo (13 giugno 2012), «mentre nella mia vita andavano in onda notti dolorose, ed ero in ospedale. Avevo chiesto l’aiuto dal cielo a questa ragazza meravigliosa, a cui avevo avuto la grazia di annunciare le Dieci Parole e altre cose, e con cui avevo ideato – assieme a suo marito Enrico Petrillo e ai miei collaboratori Angelo ed Elisa Carfì – la prima edizione del Corso di Preparazione Remota al Matrimonio, un corso poi ripetuto tante volte senza di lei, ma con la sua protezione evidente».
In una notte di un post-operatorio inaspettatamente doloroso, esasperato dal dolore fisico, Don Fabio ammette di aver chiesto il soccorso di Chiara. «Nel suo stile, non mi ha ottenuto neanche una virgola di riduzione del dolore. Mi ha ottenuto molto di più. Mi ha ottenuto il dono di ricominciare».
«...quel cancro è stato uno scalpello benedetto di Dio. Mi ha salvato da alcuni errori marchiani che stavo facendo. Tutti dicono che sono cambiato da allora. Quasi tutti ne sono contenti; alcuni, purtroppo, no. Rivorrebbero il pre-tumorale eroico e muscolare».
Ora, confessa, «mi rimproverano di essere troppo morbido. Non alzo più la voce come un tempo nelle catechesi ai giovani. Ora ho paura di spezzare canne incrinate. Di spegnere lucignoli fumiganti».
Poi. però aggiunge: «Molte cose che dovremo affrontare le ho ricevute prima, da manovale dell’impatto catechetico. Ma non ne ero così consapevole. Ora vale la pena che le spieghi meglio. Si avvicinano i 60 anni. Ho una salute da schifo. Un po’ ci faccio, ma un po’ è vero. E quando vorrei evitare di avere dei limiti nella salute, scopro che i limiti non sono una posa, ahimè».Questa è la succinta biografia curata dalle edizioni San Paolo (che hanno pubblicato i suoi due libri):
Don Fabio Rosini, 56 enne, sacerdote romano dal 1991, attualmente Direttore del Servizio per le Vocazioni della Diocesi di Roma, è stato parroco e incaricato della pastorale interna per i dipendenti della RAI. Musicista prima di entrare in seminario, ha conseguito la Licenza in Sacre Scritture presso il Pontificio Istituto Biblico. Con e per i giovani che la Provvidenza gli ha messo sul cammino, ha iniziato nel 1993 il percorso sul Decalogo e sui conseguenti Sette Segni del Vangelo di Giovanni, che ha poi condiviso con tanti sacerdoti in Italia e all’estero. Collaborando con coppie sposate e sacerdoti, don Fabio ha vissuto varie altre esperienze di educazione cristiana, non ultimi i corsi vocazionali e i corsi di preparazione remota e prossima al matrimonio. Commenta regolarmente il Vangelo domenicale per la Radio Vaticana da più di dieci d’anni e ha iniziato anche il commento per il settimanale Famiglia Cristiana. Ha proposto molte serie di trasmissioni su tematiche bibliche e spirituali. Tiene il corso su “Il potere comunicativo della Bibbia” presso la Pontificia Università della Santa Croce.Di lui si sa anche che è legato, almeno nel passato, al movimento Neocatecumenale. Qualche altra notizia la ricaviamo da alcune interviste, come quella concessa ad Avvenire lo scorso anno in occasione dell'uscita del primo libro, "Solo l'amore crea" (2017):
Vedi anche:Siamo nel cuore di Roma. Dalle finestre della chiesa delle Santissime Stimmate di San Francesco osserviamo in silenzio largo Argentina. C’è il sole. Siamo qui per incontrare don Fabio Rosini e per trovare una risposta a tante domande. Perché questo sacerdote severo, ma anche pieno di umanità, è da anni un punto di riferimento per tanti ragazzi della capitale? Perché le sue catechesi sono così partecipate, così apprezzate, così “contagiose”? Perché il suo primo libro, Solo l’amore crea, resta in testa alle classifiche da settimane senza nessuna vera promozione? Don Fabio non ama le interviste. Teme di non essere capito. Di apparire diverso da quello che è. Noi apriamo il suo libro e leggiamo una paginetta scritta in corsivo. È la dedica alla mamma e al papà che non ci sono più. «... Da loro ho avuto tante buone certezze, i migliori insegnamenti, eppure con loro sono stato ignorante e cattivo, li ho addolorati, offesi e spazientiti. Ma nessuno ha pregato per me più di loro. I conti non tornano». Quelle ultime quattro parole ci fanno pensare. «È così, i conti non tornano. Quello che faccio per Gesù Cristo è nulla rispetto a quello che Gesù Cristo fa per me». Ancora una pausa leggera. «Penso sempre all’oceano di generosità che Lui mi regala ogni giorno». Per qualche secondo gli occhi del sacerdote si fermano su un crocifisso. Era sul letto dei suoi genitori. «Papà, ordinario di fisica dell’atmosfera alla Sapienza. Era un uomo limpido, giusto. Mamma, con i suoi difetti, mi ha insegnato la forza della misericordia. E poi mi ha regalato la vocazione al sacerdozio».Ci racconta quel “regalo”?«Ero un diciasettenne con le asprezze di tanti diciassettenni. Ero arrabbiato. Qualche volta aggressivo. Un giorno passai il limite e umiliai mamma, davanti ad altre persone, con un disprezzo arrogante. Lasciò Roma disperata e si rifugiò in un paesino delle Marche. Passò ore nella cappellina dei frati cappuccini proprio accanto al cimitero. Pregò da sola. In silenzio, con le lacrime agli occhi, davanti all’immagine di Maria. Vede, ancora una volta, i conti non tornano: alla mia cattiveria, lei risposte con la sua umanità. Sette anni dopo, mentre partivo missionario per la Thailandia, mi raccontò la preghiera di quel giorno: «Sapevo che finiva così, sapevo che il Signore ti prendeva».
- "Cos'è il discernimento?" (Aleteia)
- "Il percorso per dialogare con Dio" (Avvenire)
- Domenica 18 febbrario, ore 12.50 e 20.30 don Fabio Rosini è ospite di Soul, il programma d’interviste condotto da Monica Mondo su Tv2000.