20 anni fa venivo ordinato sacerdote
OMELIA PER LA MESSA DEDICATA AGLI ANZIANI, 17 settembre 2025, Parrocchia Natività di Maria
"Rendo grazie al Signore con tutto il cuore, con tutti voi riuniti
in assemblea". Con queste parole del salmo di oggi vorrei ringraziare il Signore
per il dono del sacerdozio, per questi 20 anni dall’ordinazione che ho ricevuto
proprio in questa Chiesa, che considero la mia Parrocchia di origine, in questo
giorno di 20 anni fa, per le mani del Vescovo Apicella, allora vescovo del
nostro settore.
Ringrazio questa comunità parrocchiale con cui non solo ho passato importanti
anni della mia adolescenza e gioventù, ma anche metà anni del mio sacerdozio:
sono ormai 10 anni che sono qui, 4 da quando sono stato nominato parroco.
Ringrazio poi la mia comunità religiosa dei Canonici Regolari dell’Immacolata Concezione. Meno di un mese fa ho ricordato i 25 anni di vita religiosa iniziata ufficialmente con i primi voti. Ma da ancora più anni condivido la mia vita con i confratelli CRIC: ringrazio quelli che sono qui presenti e quelli che sono assenti. In particolare il Superiore Generale p. Rinaldo, che è stato anche il mio primo parroco nel mio cammino sacerdotale; p. Francesco che è stato il mio Padre Maestro nel noviziato e con cui ha poi condiviso diversi anni qui a Bravetta; p. Livio che è stato il mio secondo parroco e ora viceparroco, per un totale di 10 anni di vita nella stessa comunità parrocchiale; p. Francesco, mio novizio che domenica pronuncerà i primi voti, anche se è sacerdote da quasi 25 anni. E, ancora una volta, ringrazio coloro che ci hanno preceduto in cielo, in particolare p. Lorenzo.
Ringrazio i miei familiari: oggi sono presenti la mia mamma
da poco 90enne, mia sorella e mio nipote. Ringrazio anche coloro che non sono
potuti essere presenti e, in particolare, mio padre Umberto: era qui presente
20 anni fa per la mia ordinazione sacerdotale, oggi è presente spiritualmente
pregando dall’alto.
Ringrazio oggi, in modo particolare, gli anziani presenti e anche
quelli assenti e quelli che ci hanno preceduto in Cielo. È la giornata dei
festeggiamenti patronali a voi dedicata. Facciamo allora festa insieme nella
consapevolezza che siete per noi preziosi: se nella società non avete più un
posto rilevante, sicuramente qui avete un posto importante. Per la vostra
preghiera, per l’affetto che donate, per la vostra presenza, per il vostro
sostegno, per l’esperienza spirituale che avete vissuto e trasmesso. Se non ci
foste voi la nostra Parrocchia non solo sarebbe quasi vuota, ma perderebbe
tanto.
Sapete bene che anche “questa generazione è simile a quei bambini
che stando in piazza gridano gli uni agli altri: Vi abbiamo suonato il flauto e
non avete ballato; vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”. Anche in
questo momento storico viviamo la stessa frustrazione raccontata dalle parole del
Vangelo di oggi. Non sappiamo più cosa inventarci per coinvolgere la gente, per
riportarla a frequentare la Messa, per donare loro un motivo per cui
appassionarsi di nuovo a ciò che conta.
Ma Gesù non và in crisi perché lo criticano di essere uno che ama mangiare
e bere e stare in compagnia con i peccatori, non và in crisi se non accolgono
il suo invito. Così anche noi che abbiamo accolto il suo invito: dobbiamo
andare in crisi solo se non ci decidiamo a farci santi, se continuiamo a vivere
mediocremente, nei compromessi e nelle mezze misure.
San Paolo ricorda a Timoteo che la Chiesa è “la casa del Dio
vivente, colonna e sostegno della verità”. La Chiesa è anche la nostra casa, la
Chiesa siamo noi: peccatori accolti e perdonati dal Cristo, commensali che
ricevono l’alimento più prezioso: la sua Parola e il suo Corpo.
Aiutateci a rendere questa Chiesa una casa dove ci si sforza di
volerci bene, una scuola dove si insegna e si impara ad amare Dio e a ricevere
il suo amore. Amen.