Per preparare la Confessione
Dio onnipotente e misericordioso,
che ci hai riuniti nel nome del tuo Figlio,
per darci grazia e misericordia
nel momento opportuno,
apri i nostri occhi,
perché vediamo il male commesso
e tocca il nostro cuore,
perché ci convertiamo a te.
Il tuo amore ricomponga nell'unità
ciò che la colpa ha disgregato;
la tua potenza guarisca le nostre ferite
e sostenga la nostra debolezza;
Il tuo Spirito rinnovi tutta la nostra vita
e ci ridoni la forza della tua carità,
perché risplenda in noi
l'immagine del tuo Figlio
e tutti gli uomini riconoscano
nel volto della Chiesa
la gloria di colui che tu hai mandato,
Gesù Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Poretti: confessione fai da te? Meglio
di no
di
Giacomo Poretti
… il rito di riconciliazione, come ha ricordato il Papa Francesco, ha i suoi perché; egli ci rammenta quanto sia importante riconoscere i propri errori, fallimenti, e «cercare nel proprio cuore ciò che è gradito a Dio».
Assieme ai neologismi l’epoca moderna verrà ricordata anche per le pratiche "fai da te" della confessione: e cioè la consuetudine di ritenere inutile andare in chiesa, trovare un confessionale, e rivolgersi a un sacerdote per raccontare lo stato delle nostre ferite da medicare.
È più smart, trendy e modern oriented fare un rapido esame di coscienza una volta al mese e auto assolversi prima di addormentarsi.
Queste
pratiche di riconciliazione autogestite in genere non prevedono né penitenze,
né ammonimenti, salvo i peccati (che parola antica ed urticante, meglio dire
disordini), disordini della gola, che non vanno confusi con la raucedine o la
faringite, o della sfera sessuale, anche qua non travasabili con le cistiti o
prostatiti; ecco in questi generi di disordini, il peccatore autogestito si infligge
due giorni senza vino, derogati poi a mezza giornata, e una settimana senza
amante, di solito quando lei è in vacanza con il marito legittimo.
Se
qualcuno avesse intenzione di difendere queste pratiche riferendosi alla
magnanimità misericordiosa del Papa, faccio umilmente notare che Francesco non
si è mai espresso dicendo «Chi sono io per giudicare un peccatore che si
confessa da solo?», ma che invece ha scritto: «Se tu non sei capace di parlare
dei tuoi sbagli con il fratello, sta sicuro che non sei capace di parlare
neanche con Dio e così finisci per confessarti con lo specchio, davanti a te
stesso. Siamo esseri sociali e il perdono ha anche un risvolto sociale perché
anche l’umanità e la società vengono ferite dal mio peccato. Confessarsi davanti
a un sacerdote è un modo per mettere la mia vita nelle manie nel cuore di un
altro, che in quel modo agisce in nome e per conto di Gesù».
Ancora
una volta Francesco ci prende per mano lungo questa faticosa scalata verso la
vetta della Misericordia, indicandoci i falsi sentieri dell’auto
referenzialità, dell’io autarchico, e della necessità invece di aprirsi alle
relazioni con i nostri fratelli, condizione prima per relazionarsi a Lui.
P.S.: per i portatori di disordini di gola ed altri apparati: non temete è prevista la comprensione ed il perdono pure per loro, basta dirlo a... Qualcuno.
P.S.: per i portatori di disordini di gola ed altri apparati: non temete è prevista la comprensione ed il perdono pure per loro, basta dirlo a... Qualcuno.
Benedetto
XVI:
…è molto utile confessarsi con una certa regolarità. È vero, di solito, i nostri peccati sono sempre gli
stessi, ma facciamo pulizia delle nostre abitazioni, delle nostre camere,
almeno ogni settimana, anche se la sporcizia è sempre la stessa. Per vivere nel
pulito, per ricominciare; altrimenti, forse
la sporcizia non si vede, ma si accumula. Una cosa simile vale anche per
l'anima, per me stesso, se non mi confesso mai, l'anima rimane trascurata e,
alla fine, sono sempre contento di me e non capisco più che devo anche lavorare
per essere migliore, che devo andare avanti.
DAL RITO DELLA PENITENZA:
DAL RITO DELLA PENITENZA:
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
« Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli »,
ma noi ci siamo troppo affannati per le ricchezze
e abbiamo sacrificato i valori dello spirito.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
« Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli »,
ma noi ci siamo troppo affannati per le ricchezze
e abbiamo sacrificato i valori dello spirito.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R. Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
«Beati i miti, perché erediteranno la terra»,
ma noi viviamo in discordia gli uni con gli altri
ma il mondo è pieno di violenza e di guerra.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
«Beati i miti, perché erediteranno la terra»,
ma noi viviamo in discordia gli uni con gli altri
ma il mondo è pieno di violenza e di guerra.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R. Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
«Beati gli afflitti perché saranno consolati»,
ma noi siamo impazienti
e intolleranti per noi stessi
e poco sensibili alle sofferenze degli altri.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
«Beati gli afflitti perché saranno consolati»,
ma noi siamo impazienti
e intolleranti per noi stessi
e poco sensibili alle sofferenze degli altri.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R. Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
« Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati »,
ma noi troppo poco abbiamo desiderio di te,
fonte di ogni santità,
e ci disinteressiamo della giustizia
individuale e sociale.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
« Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati »,
ma noi troppo poco abbiamo desiderio di te,
fonte di ogni santità,
e ci disinteressiamo della giustizia
individuale e sociale.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R. Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
«Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia»,
ma noi giudichiamo duramente il nostro prossimo
e non sappiamo perdonare i nostri fratelli.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
«Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia»,
ma noi giudichiamo duramente il nostro prossimo
e non sappiamo perdonare i nostri fratelli.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R. Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
« Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio »,
ma noi distogliamo da te il nostro sguardo
e ci lasciamo travolgere dalle passioni
e dalle suggestioni del male.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
« Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio »,
ma noi distogliamo da te il nostro sguardo
e ci lasciamo travolgere dalle passioni
e dalle suggestioni del male.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R. Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
« Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio »,
ma noi non ci siamo impegnati a costruire la pace
in noi stessi, nelle nostre famiglie e nella società.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
« Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio »,
ma noi non ci siamo impegnati a costruire la pace
in noi stessi, nelle nostre famiglie e nella società.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R. Abbi pietà di noi.
Signore Gesù Cristo, tu hai detto:
« Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli »,
ma noi spesso siamo stati ingiusti
e, anziché soffrire per la causa della giustizia,
ci siamo resi corresponsabili di oppressioni
e discriminazioni verso i fratelli.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
« Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli »,
ma noi spesso siamo stati ingiusti
e, anziché soffrire per la causa della giustizia,
ci siamo resi corresponsabili di oppressioni
e discriminazioni verso i fratelli.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
R. Abbi pietà di noi.
Invochiamo Dio nostro Padre perché ci liberi dal male e ci renda degni di far parte del suo regno:
Padre nostro ...