Nuove norme per il battesimo di trasgender e gay (e per fare da padrini)
Il Dicastero per la Dottrina della fede ha recentemente pubblicato le: Risposte ad alcune domande di S.E. Mons. José Negri, Vescovo di Santo Amaro, circa la partecipazione al sacramento del battesimo e del matrimonio da parte di persone transessuali e di persone omoaffettive (3 novembre 2023). In particolare si afferma:
1. Un transessuale può essere battezzato? Si, se...
Un transessuale può ricevere il battesimo, alle medesime condizioni degli altri fedeli, se non vi sono situazioni in cui c’è il rischio di generare pubblico scandalo o disorientamento nei fedeli.
2. Un transessuale può essere padrino o madrina di battesimo? Si, se...
A determinate condizioni, si può ammettere al compito di padrino o madrina un transessuale adulto. Non costituendo però tale compito un diritto, la prudenza pastorale esige che esso non venga consentito qualora si verificasse pericolo di scandalo, di indebite legittimazioni o di un disorientamento in ambito educativo della comunità ecclesiale.
3. Un transessuale può essere testimone di un matrimonio? Si
Non c’è nulla nella vigente legislazione canonica universale che proibisca ad una persona transessuale di essere testimone di un matrimonio.
4. Due persone omoaffettive possono figurare come genitori di un bambino, che deve essere battezzato, e che fu adottato o ottenuto con altri metodi come l’utero in affitto? Si, purchè...
Perché il bambino venga battezzato ci deve essere la fondata speranza che sarà educato nella religione cattolica.
5. Una persona omoaffettiva e che convive può essere padrino di un battezzato? Si, se...
Può essere padrino o madrina chi ne possegga l’attitudine e «conduce una vita conforme alla fede e all’incarico che assume». Diverso è il caso in cui la convivenza di due persone omoaffettive consiste, non in una semplice coabitazione, bensì in una stabile e dichiarata relazione more uxorio, ben conosciuta dalla comunità.
6. Una persona omoaffettiva e che convive può essere testimone di un matrimonio? Si
Non c’è nulla nella vigente legislazione canonica universale che proibisca ad una persona omoaffettiva e che convive di essere testimone di un matrimonio.
PER APPROFONDIRE:
Avvenire - I pareri sulla "Nota" vaticana del teologo Andrea Grillo, del preside del "Giovanni Paolo II", Philippe Bordeyne e dei rappresentanti della Rete 3VolteGenitori, Corrado e Michela Contini