CHIESE SEMIVUOTE o SEMIPIENE? Editoriale per la Parrocchia Natività di Maria
C’era una volta il famoso bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno: immagine classica di chi è tendenzialmente pessimista e, cercando sempre quel che gli manca, rischia di dimenticare tutto quello che già ha; dall’altra parte c’è colui che è tendenzialmente ottimista e che, guardando quel che ha, rischia di dimenticare che ha ancora molto da cercare.
Gli addetti ai lavori “pastorali” stanno evidenziando come ci troviamo, in questo tempo di perdurante pandemia, di fronte a chiese semivuote che ci ricordano la mancanza di tanti fedeli che si sono allontanati dalla pratica liturgica. Ed è ben visibile anche da noi questa mancanza: gli stessi gruppi di catechismo sono dimezzati dalle quarantene e dalla paura dei contagi, in particolare la Messa è, rispetto al passato, frequentata da una minoranza. Si parla di “cambiamento d’epoca” e di crisi. Si evidenzia l’impossibilità di fare progetti, proposte, di far ripartire l’oratorio…
Tutto vero e tutto preoccupante. Soprattutto c’è materia per riflettere sulle nostre abitudini pastorali e sognare qualcosa di nuovo. Ma senza dimenticare il “mezzo pieno”: chi, nonostante i timori, è fedele nella sua presenza, chi continua a svolgere il suo ministero con perseveranza, chi testimonia con la sua vita semplice e quotidiana una fede credibile e lieta…
Il tempo di Natale e ora la ripresa di questo nuovo tempo “ordinario” ci ha presentato tutto questo: luci ed ombre, problemi e speranze.
In questi giorni abbiamo iniziato il corso di preparazione per il matrimonio: lo scorso anno abbiamo seguito - devo dire con grande piacere - una sola coppia. Quest’anno sono 12 (in un’epoca in cui il matrimonio, non solo quello cristiano, è sempre più raro) e la loro presenza è un segno di grande speranza. Inoltre abbiamo proseguito, con ovvie difficoltà, il cammino delle “giovani” famiglie, la lectio divina del giovedì, la preghiera della comunità Gesù Risorto, gli incontri di catechismo… Insomma la Parrocchia continua il suo cammino quotidiano. E davanti, nei prossimi giorni, ha degli appuntamenti significativi da vivere:
- mercoledì 2 febbraio, Candelora, giornata della Vita Consacrata;
- domenica 6 febbraio, giornata per la Vita;
. Venerdì 11 febbraio, giornata dei malati;
- sabato 12 febbraio, con la raccolta del sangue per il Bambin Gesù.
Mentre prosegue, a rilento, il cammino sinodale, sperimentiamo anche una nuova forma di evangelizzazione chiamata “corso Alfa”: vi diremo di più successivamente.
Anche i nostri volontari della Caritas proseguono il loro servizio con impegno (e chiedono di poterlo fare anche continuando a portare generi alimentari da poter distribuire), mentre vanno avanti le attività del ballo, della ginnastica posturale per gli adulti, il minibasket per i più piccoli.
Nei giorni scorsi abbiamo presentato anche due nuove ministre straordinarie dell’Eucaristia: Genny e Germana. Dopo aver seguito un corso in Vicariato sono ora disponibili nel collaborare con i sacerdoti per portare la comunione agli ammalati.
Attendiamo, e speriamo di poterlo fare presto, di riprendere gli incontri del coro, quelli dell’oratorio del sabato, gli incontri del giovedì per gli anziani… Altra vita che è ora in stand-by e che fa parte di quel bicchiere mezzo pieno che preghiamo di riempire di ulteriore vita e di ulteriore fede per attrarre anche chi si è allontanato dalla Chiesa o non si è mai avvicinato.
Maria, Regina della pace e delle nostre famiglie, ci aiuti a costruire una comunità fraterna dove dimori Gesù in mezzo a noi e dove ci si ami come Lui, sempre, continua ad amare noi.
Buon cammino, p.Stefano